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Carlo Spagnolo

Nome e cognome: Carlo Spagnolo
Luogo nascita: Bari
Data nascita: 16.10.1961
Email: carlo.spagnolo@uniba.it
Sito Web: https://www.uniba.it/docenti/spagnolo-carlo ; https://jmc.uniba.it

Indirizzo di lavoro: Palazzo Ateneo, 70121 Bari

Telefono di lavoro: tel. 080-571.4372; fax 080-571.4679

Posizione lavorativa: Professore Ordinario
Università: Università degli Studi di Bari
Dipartimento: Dipartimento di ricerca e innovazione umanistica
Pubblicazioni:

  • La stabilizzazione incompiuta. Il Piano Marshall in Italia (1947-1952), Roma, Carocci, 2001;
  • Sul Memoriale di Yalta. Togliatti e la crisi del movimento comunista internazionale (1956-1964), Roma, Carocci, 2007;
  • Il voto apolitico. Il sogno tedesco della rappresentanza moderna (1815-1918), Annali dell’istituto italo-germanico, Monografie, 68, Bologna, Il Mulino, 2017;
  • Großbölting, Thomas; Livi, Massimiliano; Spagnolo, Carlo (a cura di), L’avvio della società liquida? Il passaggio degli anni Settanta come tema per la storiografia tedesca e italiana, Quaderni ISIG n. 91, Il Mulino, Bologna, 2013;
  • Le memorie divise d’Europa dal 1945. Appunti sulla crisi dell’integrazione europea, in Spagnolo, L. Masella (a c. di), Le memorie divise d’Europa dal 1945, Fascicolo monografico di “Ricerche storiche”, XLVII, 2/2017 pp. 7-26;
  • Il Kulturkampf in Germania (1870-1878), in P. Macry, L. Masella (a c. di), La costruzione del nemico in Europa tra Otto e Novecento, Roma, Viella, 2018, pp. 137-158 ;
  • con N. Labanca (a c. di), Guerra ai briganti, guerra dei briganti. Storiografie e narrazioni, Milano, Unicopli, 2021.

 

Interessi e ambiti di ricerca:

Si è specialmente interessato delle relazioni tra politica ed economia nel sec. XX, in particolare dell’intervento statale in Italia durante il fascismo e la repubblica, della ricostruzione del secondo dopoguerra in Europa e dei processi di integrazione europea. Ha esteso le sue indagini ai rapporti tra guerra fredda e integrazione europea dagli anni Cinquanta agli anni Settanta.  Si è occupato inoltre del corporatismo, dei sistemi elettorali e della teoria della rappresentanza nella Germania ottocentesca. Attualmente si occupa di politiche della memoria in Europa con particolare attenzione ai rapporti tra le politiche dell’UE e le costruzioni memoriali nei suoi paesi membri.

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Curriculum

  • dal novembre 2019 è ordinario in storia contemporanea all’Università degli studi di Bari;

  • dal 2018 titolare di una Cattedra Jean Monnet “Sfide storiche e politiche della memoria nei paesi mediterranei dell’UE”

  • è membro del Comitato scientifico della Fondazione Gramsci di Roma dal 2001;

  • membro della direzione di “Studi Storici” dal 2017;

  • ha trascorso periodi di ricerca e di insegnamento in Belgio, Francia, Stati uniti, Germania (1987-88; 1995-97; 2000-01; 2012);

  • ha insegnato storia dell’integrazione europea alle Università di Milano (1992-93) e di Bielefeld, Germania (1996-97), ed è stato professore a contratto di storia economica alla Libera Università Mediterranea, Bari (1999-2000);

  • è stato vice-Segretario generale e direttore operativo del CIRIEC (centro italiano di ricerca e informazione sull’economia delle imprese pubbliche e di pubblico interesse), Milano, dal 1988 al 1992.

  • ha conseguito una „Dissertation Year Fellowship“ della Truman Library, USA (1996-97) e  il Premio „Pier Paolo D’Attorre“, promosso dal Comune di Ravenna e dall’Ente Oriani, per la tesi di dottorato (2000).

  • ha conseguito il Dottorato in storia e civiltà europea all’ Istituto Universitario Europeo, Fiesole, nel 1998.

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Tesi Dottorato: “The Marshall Plan and the Stabilization of Western Europe. Counterpart Funds and Corporatist Trends in Italy, France, and Western Germany (1947-1950)”, IUE, Fiesole, maggio 1998