IRSML – Collaborazionismi, guerre civili e resistenze
Collaborazionismi, guerre civili e resistenze
Da più di due decenni, a partire almeno dagli anni Novanta del secolo scorso, la storiografia sulla Resistenza ha progressivamente imboccato un processo di arricchimento metodologico e conoscitivo favorito dalla fine della Guerra fredda e dal venir meno delle ragioni mobilitanti che avevano accompagnato la divisione bipolare della politica, della cultura e delle società europee. Per tali vie, l’ottica prevalentemente politico-militare privilegiata dagli studi ha cominciato a integrarsi con apporti e contaminazioni derivanti dalle altre scienze sociali, allargando il campo d’indagine a fonti e tematiche fino ad allora poco o per nulla esplorate. L’acquisizione della categoria di «guerra totale» come punto di partenza ha incoraggiato una nuova stagione di ricerche volte a scandagliare i risvolti meno ovvi, le «zone d’ombra» di un conflitto inedito per intensità ed estensione: si è così fatta strada l’attenzione, per esempio, alla trasversalità delle fratture ideologiche interne alle società (le guerre di Liberazione come guerre civili), alle forme «altre» di resistenza rispetto alla canonica dimensione militare, alle varie tipologie della violenza e alle loro implicazioni culturali e antropologiche, alla ridefinizione dei diversi concetti di nazione e cittadinanza elaborati dalle culture politiche dell’antifascismo.
Prendendo le mosse da queste considerazioni, in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione, «Qualestoria» (rivista dell’Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia) bandisce un call for papers per la preparazione di un numero monografico sul tema Collaborazionismi, guerre civili e resistenze, da pubblicare entro il dicembre 2015. Con questa iniziativa vorremmo fare il punto sugli studi in corso dedicati alla «guerra civile europea», offrendo visibilità a contributi di ricerca originali, basati su fonti inedite e metodologie innovative, con particolare attenzione ad approcci comparativi ed un focus geografico puntato su Italia, Europa centro-orientale e regioni di frontiera.
Indichiamo di seguito alcuni temi – comunque non esclusivi – su cui vorremmo concentrare l’attenzione.
· La violenza: le diverse tipologie di violenza, quella politica (partigiana e nazi-fascista), quella sociale (intesa come guerra di classe) e quella ordinaria, e i loro possibili intrecci; i metodi di lotta delle formazioni di diversa tendenza politica; la riflessione sulla violenza (legittimazione e problematizzazione); le guerre civili nel contesto dell’Europa centro-orientale; la normalizzazione del dopoguerra, l’abbandono della violenza e il ritorno alla vita civile.
· I collaborazionismi: ampiezza, composizione e logiche interne del fenomeno.
· Le resistenze «altre»: disobbedienza civile, renitenza alla leva, obiezione di coscienza, resistenza nei campi di prigionia, impegno femminile nella Resistenza, rapporti fra cultura ebraica e Resistenza, Resistenza ebraica.
· Le culture politiche antifasciste: la riflessione degli intellettuali antifascisti, con particolare riguardo alle idee di Europa, di nazione e di cittadinanza.
Invitiamo studiosi di ogni ordine e grado (docenti, ricercatori post-doc, dottori di ricerca e dottorandi) a presentare proposte di contributo, in italiano o in inglese, che sviluppino alcune delle tematiche proposte. Gli abstract (non oltre i 2.000 caratteri) e una breve nota biografica vanno inviati entro il 31 luglio 2014 alla redazione della rivista (qualestoria@irsml.eu). L’accettazione delle proposte da parte del comitato di direzione avverrà entro il 30 settembre 2014 e sarà quindi comunicata agli interessati, assieme all’indicazione delle norme editoriali. Gli autori potranno quindi consegnare i propri contributi in italiano o in inglese, entro e non oltre il 30 aprile 2015.