Gerardo Marotta, una grande figura di intellettuale e un instancabile esempio di impegno civile a livello europeo e internazionale, è morto mercoledì, 25 gennaio 2017, all’età di 89 anni.

Mi sento in dovere di dedicargli come presidente della SISCALT questo breve ricordo – a parte per l’affetto e la conoscenza personale che mi legava a lui e alla sua famiglia – soprattutto perché Marotta come pochi altri in Italia ha saputo testimoniare un costante impegno culturale ad altissimo livello in una prospettiva europea e internazionale. Con la fondazione e la presidenza dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici a Napoli, Marotta ha svolto un ruolo di eccezionale promotore e mediatore della cultura europea e mondiale ai suoi più alti livelli, in cui la cultura filosofica e storica tedesca hanno sempre assunto un ruolo di primo piano. Grazie alla sua instancabile attività, l’Istituto da lui presieduto è ben presto diventato un polo culturale a livello internazionale, che ha permesso a partire dalla metà degli anni Settanta, a chiunque fosse stato interessato: comuni cittadini, studenti, intellettuali di ogni estrazione, giovani studiosi, di confrontarsi e dialogare con i più importanti protagonisti della cultura umanistica e scientifica italiana e internazionale del XX e XXI secolo. I corsi, dibattiti, seminari, convegni dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici hanno dato la possibilità a migliaia di studiosi e interessati di conoscere, in una prospettiva scientifica, gli aspetti e le questioni nodali della storia e storiografia tedesca, all’interno di un più ampio respiro europeo e spesso in relazione alla grande tradizione napoletana di studi storiografici, filosofici e scientifici sul mondo tedesco.

Ricordo che nel marzo 2010 l’Istituto ospitò a Napoli il secondo incontro – organizzato da Carolina Castellano, Paolo Fonzi e me – del Seminario Nazionale SISSCO: Transizioni, Società, Istituzioni nell’Europa di lingua tedesca – secoli XIX e XX su Transizioni: politica, memoria e storiografia nella Germania contemporanea, durante il quale si posero tra l’altro le basi per la fondazione, un anno dopo, presso l’Istituto Storico Italo-Germanico di Trento, della SISCALT.

Una profonda gratitudine va dunque da parte mia, ma anche, credo, da parte di molti cultori e studiosi di storia contemporanea tedesca in Italia, alla figura di Gerardo Marotta, che come pochi altri intellettuali del suo tempo ha saputo coniugare la sua preziosa attività culturale con un profondo senso e impegno civile.

Andrea D’Onofrio – presidente SISCALT